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E gli Stati Uniti completano la fase di svolta

di Enzo Rocca

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Martedí 14 Ottobre 2008

Il fair value di uno strumento finanziario è il prezzo di una transazione tra i partecipanti al mercato alla data di misurazione. Anche nei casi in cui l'operatività di mercato è scarsa, l'obiettivo di una valutazione al valore equo è sempre lo stesso: determinare il prezzo ricevuto dal possessore di un'attività finanziaria in un'ordinaria transazione di mercato (il cosiddetto «prezzo in uscita»). Il risultato di questa valutazione non può, quindi, in nessun caso essere la risultante di una liquidazione forzata o di una vendita in situazione di difficoltà.
Questa è la posizione definitiva del Fasb (Financial accounting standards Board) circa l'applicazione dello «Statement 157 fair value measurements», nei casi in cui il mercato non è attivo (FSP FAS 157-3, pubblicato lo scorso 10 ottobre).

Il board americano fornisce, inoltre, un esempio illustrativo molto dettagliato delle considerazioni chiave sviluppate sull'argomento. Il documento si è reso necessario, come ammette lo stesso Fasb, per rispondere ai dubbi sollevati da molti operatori circa la capacità del principio in argomento di fornire indicazioni e soluzioni per sviluppare il processo valutativo degli strumenti finanziari nei casi limite, come è quello rappresentato dall'operatività in mercati illiquidi.

Il Fasb ribadisce, innanzitutto, che per determinare il fair value in queste situazioni occorre analizzare accuratamente tutti i fatti e le circostanze emerse. Ciò può richiedere l'uso significativo di ipotesi e giudizi soggettivi da parte del redattore del bilancio. In particolare, per l'individuazione degli input ai modelli valutativi che si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi dello strumento finanziario (incluso il tasso di sconto aggiustato per il rischio).

Lo Statement 157 esamina una serie di informazioni e tecniche di valutazione utilizzabili. Un caso è quello in cui i volumi e il livello dell'attività di trading siano calati notevolmente. E i prezzi disponibili siano variati in maniera significativa nel corso del tempo o tra i partecipanti al mercato. In questa ipotesi, i prezzi non possono essere considerati rilevanti. È, quindi, necessario, utilizzare aggiustamenti significativi ai dati di input rilevati sul mercato. Indipendentemente dalla tecnica di valutazione utilizzata, il valutatore deve, comunque, includere le opportune rettifiche per tenere conto del rischio di inadempienza e di liquidità.

Il Fasb analizza poi l'ipotesi di utilizzo di quotazioni fornite da broker. Esse possono essere utilizzate per la valutazione al fair value. Tuttavia, potrebbero non consentire di esprimere un giudizio circa la sussistenza di un mercato attivo sullo strumento finanziario oggetto di valutazione. Nell'attribuire un "peso" appropriato alla quotazione di un mediatore ai fini del suo utilizzo all'interno dei modelli valutativi, il redattore del bilancio deve porre minore affidamento sulle quotazioni che non riflettono il risultato di operazioni di mercato. A questi fini, occorre, inoltre, considerare la natura della quotazione. Ad esempio, se essa rappresenta un prezzo indicativo o un'offerta vincolante.

Un tema molto delicato che è stato affrontato dal Fasb è quello dell'informativa. È previsto, in proposito, che venga fornita una dettagliata illustrazione del sistema di valutazione utilizzato nel caso in cui la quantità di input non osservabili direttamente dal mercato risultino significativi. Il paragrafo 32 dello Statement 157 richiede, in particolare, che vengano riconciliati i valori iniziali e finali dei saldi di bilancio. Inoltre, in una sezione separata, è richiesta la riconciliazione delle variazioni effettuate durante il periodo attribuibili a trasferimenti di strumenti finanziari tra portafogli che utilizzino diversi metodi di valutazione. È richiesto, infine, che vengano sempre descritti gli input e le informazioni utilizzate nello sviluppo dei modelli valutativi. Il documento è efficace dalla data di emissione, inclusi i periodi precedenti per i quali il bilancio non sia stato ancora pubblicato.

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